Il senso del mio discorso con il giornalista lo riporto di seguito:
Il Piccolo ha concesso molto spazio alle
riflessioni del prof. Rinaldo Rui e giustamente, perché UNITS è una delle
massime realtà del territorio, come è ovvio dal suo budget, dal suo personale e
dalle sue funzioni. Direi che quella del prof. Rinaldo Rui è prima di tutto una accorata
protesta contro il disinteresse che molta parte della classe politica italiana
ha nei confronti dell'Università. Ciò che egli lamenta va infatti ben oltre la
persona del Rettore uscente. Direi che le critiche all'operato di Peroni sono
di gran lunga meno importanti della vibrata denuncia che egli leva: no - egli
dice - le cose non vanno bene e chiunque verrà dopo il prof. Peroni dovrà
tenerne conto; difatti egli si rivolge a tutti coloro che come me si sono
candidati al rettorato, non esprime preferenze ma ribadisce che facili
ottimismi e illusioni sarebbero esiziali. Su alcuni fatti Rinaldo Rui esprime pareri
personali, che peraltro so bene essere alquanto diffusi nell'Ateneo, ma che non
hanno spazio alcuno nell'attuale dibattito diretto ed indiretto tra i
candidati-rettore: così ad esempio la questione dello statuto, che nessuno ha
indicato e nessuno intende modificare.
Condivido appieno la preoccupazione di Rinaldo Rui relativa ai
numeri del corpo docente e ho più volte precisato che se non si interverrà con
decisione su questo problema l'offerta didattica dell'Ateneo sarà a rischio e
condivido altresì molti aspetti del disagio del personale tecnico-amministrativo: in questi ultimi tempi si è discusso troppo di cose
ridicole come il protocollo e non dei problemi delle persone e dei servizi.So che Rinaldo Rui è un eccellente studioso e che è stato un ottimo preside di facoltà e dunque penso che le sue opinioni vadano comunque tenute in attenta considerazione e - permettetemi di dirlo - non tanto contro bensì a favore di qualcosa, e questo qualcosa è la nostra Università, che è di chi la ama e che onestamente ci lavora dentro.
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