Alle studentesse, studenti, docenti e personale tecnico
amministrativo dell'Università di Trieste, oggi inizia il mio mandato di
Rettore dell'Università di Trieste ed inizio assieme a voi un cammino che
durerà sei anni. Sei anni possono essere lunghi, possono essere difficili e si
spera che possano essere gratificanti: per questi motivi non dobbiamo
rinunciare a dirci la verità. La situazione del Paese è ancora difficile e
l'Università, nel bene come nel male, è lo specchio del paese: non siamo né
migliori né peggiori delle tante persone che incontriamo ogni giorno per la
strada, non siamo più intelligenti o più onesti e soprattutto non siamo un
mondo a parte, perciò nessuno può permettersi il lusso di essere semplice
spettatore degli eventi: potremo fare quello che la vostra collaborazione ci
consentirà di portare avanti.
Cerchiamo, tutti assieme, di rendere il nostro
Ateneo non deprimente per chi lo vive dall'interno ed attraente per chi non ne
fa parte.
La speranza deve nutrirsi di impegno, non di sogni o di
illusioni: ci stanno davanti prove difficili e se davvero vogliamo superarle
dovremo con pazienza riaggiustare quanto oggi funziona poco o funziona male,
dovremo aiutare chi vuol essere aiutato, offrire buone ragioni a chi si sente
demotivato, soprattutto dobbiamo riprendere con orgoglio la consapevolezza
culturale di coloro che vollero il nostro Ateneo prima ancora del 1914, una
precisa identità culturale proiettata in sede internazionale. Non abbiate paura
dell'altezza della meta, perché assieme possiamo riuscirvi a difesa della
nostra dignità e del futuro dei nostri giovani.
Conservatemi la vostra fiducia e la vostra critica, io vi
assicuro il mio laborioso impegno.
Maurizio Fermeglia
Rettore dell'Università di Trieste
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