Care tutte, cari
tutti
L'altissima affluenza
al voto ha dimostrato che crediamo nella partecipazione, che vogliamo il
confronto delle idee, che ci riconosciamo in una casa comune. La consapevolezza
di essere comunità batterà il senso di solitudine, l'umiliante sensazione di
essere una rotellina insignificante di un meccanismo impietoso, proteggerà la
dignità della persona e del suo lavoro, qualunque esso sia.
Sono dunque
orgoglioso di essere parte di questa comunità e sono onorato di aver ricevuto
da tante e tanti di voi attestazioni di stima e di condivisione di almeno una
parte delle idee che ho proposto. Grazie, grazie davvero.
Vorrei leggere il
vostro voto come un patto tra gentiluomini e gentildonne per la trasparenza e
per il rispetto reciproco, perché è di questo che abbiamo assoluto bisogno
tutti noi. Una comunità va avanti quando l'insieme funziona, la ricerca assieme
alla didattica, l'amministrazione assieme alle scelte gestionali, il Rettore
assieme ai ragazzi delle cooperative delle biblioteche. Questo ha gridato il
vostro voto, solidarietà! E io non posso che dire, sottovoce, grazie.
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